
Secondo quanto riferito da loro stessi, sembra che la famiglia Monmarthe fosse presente a Ludes, alle pendici settentrionali della Montagne de Reims, già dal 1737, come proprietaria di terreni e di vigneti. Ciononostante bisogna arrivare al 1930 per la creazione di una vera e propria cantina destinata alla produzione di vini Champagne, grazie a Ernest Monmarthe che decise di diventare Récoltant Manipulant e dare vita a un suo marchio, l’omonimo Champagne Ernest Monmarthe. Ad Ernst succedono Léon con la moglie Anne-Marie che passano poi il testimone a Guy e, quindi, da Guy al figlio Jean-Guy Monmarthe, l’artefice del decollo definitivo dell’azienda. Jean-Guy infatti, supportato dal padre, ha rivoluzionato la linea di produzione, con l’introduzione di nuove cuvée, e, soprattutto, ha aperto importanti canali di esportazione in Europa (prima) e nel mondo (poi).
Attualmente la cantina possiede 15 ettari di vigneti tra Ludes (13) e la vicina Tassy (2), tutti classificati Premier Cru e divi in 22 appezzamenti in cui crescono viti di Pinot Noir (35%), Chardonnay (35%) e Pinot Meunier (30%). a gestione di questi vigneti è quasi interamente manuale, tanto che la vendemmia, che si svolge in un unica data, viene effettuata grazie al lavoro coordinato di oltre quaranta persone. Inoltre, la cantina appartiene alla sezione francese del Movimento dei Vignaioli Indipendenti e questo comporta, tra le altre cose, la cura delle viti e dei vini attenta e veramente ecologica, l’uso esclusivo di uve di proprietà imbottigliate nella propria cantina, e un impegno concreto a rispettare e la valorizzare le tradizioni vitivinicole del proprio territorio. Questo approcio è stato portato avanti in modo talmente efficace che alla cartina è stato assegnato il Certificat de Haute Valeur Environnementale (Certificato di Alto Valore Ambientale). Da uve Chardonny e Pinot Noir in parti uguali, provenienti da terreni prevalentemente calcareo-gessosi, nasce lo Champagne Premier Cru Brut Privilége, uno dei più diffusi di questa Maison e, quindi, un vero e proprio biglietto da visita.
Da uve Chardonny e Pinot Noir in parti uguali, provenienti da terreni prevalentemente calcareo-gessosi, nasce lo Champagne Premier Cru Brut Privilége, uno dei più diffusi di questa Maison e, quindi, un vero e proprio biglietto da visita. Queste uve, solitamene di tre vendemmie successive, sono raccolte soltanto a piena maturazione e, dopo una delicata pressatura, vinificate in tini termocondizionati, dove effettuano anche la fermentazione malolattica. Il blend, che include anche un 30% di vini di riserva, affina sui lieviti per un periodo minimo di tre anni prima della sboccatura e della ricolmatura con un dosaggio di 8grammi/litro. Altri 6 mesi di riposo in cantina, con il tappo a fungo, e la bottiglia è pronta per la commercializzazione.
Nel bicchiere il vino sfoggia un colore giallo paglierino molto intenso, quasi dorato, con un perlage fine e persistente, e con uno spettro olfattivo che parte da uva spina, mela cotogna, miele di corbezzolo e croissant, con un contorno di kumquat, pera conference, biancospino e nocciola tostata, con echi conclusivi di selce e gesso umido. Il sorso è subito cremoso e, con l’attenuarsi del perlage, mostra una buona morbidezza e un bell’alternarsi fra sensazioni fresche-citriche e sensazioni sapide-minerali, il tutto mentre ritorna la frutta gialla e il lato minerale che accompagnano il sorso fino a una chiusura di buona lunghezza.
Punteggio: 90/100
Vuoi scoprire cosa posso fare per te? Clicca qui!