
Tra le grandi cantine, celebri per la produzione dei vini di Champagne, la Maison Billecart-Salmon occupa, senza ombra di dubbio, una posizione di tutto riguardo. D’altro canto non si producono per caso ben due millesimi (1959 e 1961) ai primi due posti della classifica uscita dalla celebre degustazione alla cieca tenutasi a Stoccolma nel 1999 (il primo, il 1959, definito addirittura lo “Champagne del millennio”). Se oggi la cantina gode di una fama meritata, molto lo si deve allo sforzo di ognuna delle sei generazioni della famiglia Billecart-Salmon che ha contribuito a costruirla e mantenerla. Una menzione particolare va a Charles Roland-Billecart, artefice, a partire dalla fine degli anni ’50, della rivoluzione delle tecniche produttive, con l’adozione di una fermentazione più lunga, ad una temperatura più bassa, e la sfecciatura a freddo. freddo. Per svolgere queste operazioni con maggior semplicità fu inoltre costruita, negli stessi anni, un’area che ospitava tanti piccoli tini (47 ettolitri) in di acciaio inox, termoregolati, che consentivano di vinificare le uve separatamente, cru per cru, parcella per parcella e vitigno per vitigno. Il risultato fu, sin da subito, la creazione di vini dal bouquet più delicato e fine, con una estrema pulizia del frutto, che diventavano la definitiva cifra espressiva della cantina.
Tra i vini prodotti il Brut Réserve riveste un ruolo abbastanza importante, visto che è lo champagne più economico e diffuso, e quindi quello con il compito più esteso di spiegare gustativamente la filosofia dell’azienda. Si tratta di un blend dei classici vitigni della Champagne (Pinot Nero 30%, Chardonnay 30% e Pinot Meunier 40%) coltivati interamente nella Vallée de la Marne, ragione per cui la maison lo definisce un prodotto fortemente identificativo di questa area storica. La cuvée è composto per il 45% da uve dell’annata che svolgono le due fermentazioni (alcolica e malolattica) prima di essere assemblate ai vins de réserve delle due annate precedenti, ed affinare in bottiglia, sui lieviti, per circa trenta mesi. Una volta degorgiate e ricolmate con il liqueur d’expédition (8gr/lt) le bottiglie sono pronte per la messa in commercio.
Il vino sfoggia un colore giallo paglierino intenso e già al naso mostra le tre caratteristiche che sono riassunte nel motto della maison: “finesse, equilibre et elegance”, con un ventaglio olfattivo si apre su note di lime, pera conference, biancospino e brioche, seguite da cedrata, kumquat, fresia e mughetto, con echi conclusivi di ciottoli bianchi umidi e nocciola tostata. Il gusto è squisitamente verticale, con una succosa acidità, che attiva le sinapsi e fa luccicare gli occhi, e un perlage elegantissimo e cremoso; il tutto accompagnato dal ritorno degli agrumi, della brioche e dei fiori che accompagnano il sorso fino ad una dissetante chiusura di buona lunghezza.
Punteggio: 90/100
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