Raramente è possibile parlare di un legame tra vignaiolo e terroir con una profondità maggiore di quella che da oltre 40 anni tiene uniti Salvo Foti e i terreni vulcanici dell’Etna. Salvo è prima di tutto un uomo profondamente innamorato della sua terra, che ha studiato e raccontato senza sosta in innumerevoli lezioni in giro per il mondo, e da cui cerca di ottenere vini prodotti con tecniche che appartengono a una ricca tradizione enologica tramandata di padre in figlio. [Leggi di più…] infoCarricante Vigna di Milo 2016, I Vigneri di Salvo Foti
Sicilia
Cerasuolo di Vittoria Classico 2017, Gulfi
Gulfi è un’azienda vitivinicola fondata nell’omonima località di Chiaramonte Gulfi, nel quadrante sud occidentale dei Monti Iblei, in provincia di Ragusa, da Vito Catania, un imprenditore di origini siciliane trapiantato a Milano che, nel 1996, decise di fare ritorno nella sua terra natia per riprendere in mano la tradizione vitivinicola che la sua famiglia aveva sviluppato nell’arco di tre generazioni.
La gestione della cantina è da sempre ispirata dalla filosofia produttiva di Salvo Foti, una delle voci più autorevoli dell’enologia siciliana, la cui collaborazione ha contribuito a creare un sistema di sviluppo virtuoso che non ci ha messo molto a dare i primi frutti. [Leggi di più…] infoCerasuolo di Vittoria Classico 2017, Gulfi
Etna Rosso 2019, Pietradolce
La rivoluzione vitivinicola avvenuta sull’Etna a cavallo tra il secolo scorso e questo, per opera di figure quali Giuseppe Benanti, Marc de Grazia, Andrea Franchetti e Salvo Foti (ognuno con una sua precisa identità), ha avuto il merito di riportare questo vulcano al centro del dibattito sui vini siciliani tout court. Sulla scia dell’entusiasmo suscitato da queste figure, in molti hanno cominciato, o ricominciato, a produrre vino nelle varie contrade etnee, come nel caso della cantina Pietradolce. [Leggi di più…] infoEtna Rosso 2019, Pietradolce
Tancredi 2017, Donnafugata
All’interno del celeberrimo romanzo del Barone Guseppe Tommasi di Lampedusa, Il Gattopardo, trova spazio la leggenda della fuga della regina Bianca di Navarra da un castello siciliano dove sarebbe stata tenuta prigioniera dal Conte di Cabrera, il quale aveva intenzione di regnare in sua vece sul Regno di Sicilia. È dal racconto di questa fuga che prende nome la cantina Donnafugata nata nel 1983 grazie all’intraprendenza di Giacomo Rallo e di sua moglie Gabriella, donna curiosa ed erudita, affascinata dal suddetto racconto. [Leggi di più…] infoTancredi 2017, Donnafugata
Etna Bianco Ante 2015, I Custodi delle Vigne dell’Etna
Sono almeno tre millenni che è possibile rinvenire sull’Etna tracce di un modello di viticultura altamente specializzato; non sorprende quindi che fino a pochi anni addietro esistessero negli storici Palmenti (piccole cantine in cui la vinificazione avviene solo grazie al sudore e al lavoro manuale) dei torchi simili a quelli descritti da Catone già nel 160 a.C.. Questo rapporto tra a’ Muntagna (come viene chiamato l’Etna dai Siciliani) e i viticoltori è rimasto costante nel corso dei secoli, tanto che nel 1435 a Catania veniva fondata la Maestranza dei Vigneri; una corporazione in cui le vecchie generazioni tramandavano alle nuove le tecniche vitivinicole tradizionali di quelle terre. [Leggi di più…] infoEtna Bianco Ante 2015, I Custodi delle Vigne dell’Etna
Cerasuolo di Vittoria Classico delle Fontane 2012, COS
Troppo spesso, attualmente, siamo abituati a parlare di vini siciliani pensando quasi esclusivamente all’Etna con i suoi Nerello, il Carricante e la Minnella. In realtà la Sicilia è decisamente molto altro, come ben sapevano già nel 1980 Giambattista Cilia, Cirino Strano e Giusto Occhipinti che, acquistata una vecchia cantina, con un appezzamento di circa tre ettari e mezzo, nella zona di Vittoria (Ragusa), fondarono l’azienda vitivinicola COS. [Leggi di più…] infoCerasuolo di Vittoria Classico delle Fontane 2012, COS
Duca di Montalbo 2004, Azienda Agricola G. Milazzo
Secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali, all’inizio del ‘900 Donna Maria Costanza, un’antenata della famiglia Milazzo, coltivava la vite e, in una piccola cantina di Campobello di Licata, ne produceva vini apprezzati dalla clientela locale. Bisognerà aspettare la fine degli anni ’60 per vedere nascere, per mano di Giuseppe Milazzo, l’omonima Azienda Agricola G. Milazzo, sempre a Campobello di Licata, ma si può affermare che la strada era già tracciata. [Leggi di più…] infoDuca di Montalbo 2004, Azienda Agricola G. Milazzo
Vinudilice rosato 2020, I Vigneri di Salvo Foti
Raramente è possibile parlare di un legame tra vignaiolo e terroir con una profondità maggiore di quella che da oltre 40 anni tiene uniti Salvo Foti e i terreni vulcanici dell’Etna. Salvo è prima di tutto un uomo profondamente innamorato della sua terra, che ha studiato e raccontato senza sosta in innumerevoli lezioni in giro per il mondo, e da cui cerca di ottenere vini prodotti con tecniche che appartengono ad una ricca tradizione enologica tramandata di padre in figlio. [Leggi di più…] infoVinudilice rosato 2020, I Vigneri di Salvo Foti
Carricante 2018, Calabretta
La riscoperta della produzione vitivinicola sull’Etna rappresenta probabilmente l’evento mediaticamente più rilevante degli ultimi 20-30 anni di storia del vino italiano. I terreni vulcanici d’altura sono tornati ad essere la culla che ospita la coltivazione di vitigni come i due Nerello (Mascalese e Cappuccio) il Carricante e la Minnella, dando vita a vini che hanno impiegato davvero poco a imporsi all’attenzione dei palati più esigenti e aggiornati. [Leggi di più…] infoCarricante 2018, Calabretta
Etna Rosso Riserva Rovittello Parcella n.341 2015, Benanti

La famiglia Benanti di Bologna non avrebbe certo pensato che un suo discendente avrebbe finito per occuparsi di produzione vitivinicola in Sicilia quando un loro membro vi venne inviato nel 1734 dal re Vittorio Amedeo d’Aosta. L’Etna era un vulcano la cui fertilità rendeva le terre circostanti estremamente vocate alla produzione vitivinicola, al punto che la vicina città di Catania aveva raggiunto il primato della produzione siciliana a metà del 1800, arrivando a possedere anche una scuola di enologia (1881) e un ufficio enologico proprio (1886). [Leggi di più…] infoEtna Rosso Riserva Rovittello Parcella n.341 2015, Benanti
Cerasuolo di Vittoria Grotte Alte 2014, Arianna Occhipinti

L’ascesa che la giovane Arianna Occhipinti, ed i suoi vini, hanno avuto in poco più di 15 anni di storia, è un fenomeno che meriterebbe di essere studiato, poiché si tratta di una realtà fatta, certamente, di successo ma anche di tanto impegno e fatica. Questa giovane donna, fresca di laurea in enologia, ha cominciato presto a farsi le ossa, acquistando nel 2004 , a poco più di 20 anni, un appezzamento di terra nell’areale di Vittoria, in Sicilia. [Leggi di più…] infoCerasuolo di Vittoria Grotte Alte 2014, Arianna Occhipinti
Bianco di Nera, Azienda Agricola G. Milazzo

Secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali, all’inizio del ‘900 Donna Maria Costanza, un’antenata della famiglia, coltivava la vite e, in una piccola cantina di Campobello di Licata, ne produceva vini apprezzati dalla clientela locale. Bisognerà aspettare la fine degli anni ’60 per vedere nascere, per mano di Giuseppe Milazzo, l’omonima Azienda Agricola G. Milazzo, sempre a Campobello di Licata, ma si può affermare che la strada era già tracciata. [Leggi di più…] infoBianco di Nera, Azienda Agricola G. Milazzo
Nerojbleo 2018, Gulfi

Gulfi è un’azienda vitivinicola fondata nell’omonima località di Chiaramonte Gulfi, nel quadrante sud occidentale dei Monti Iblei, in provincia di Ragusa, da Vito Catania, un imprenditore di origini siciliane trapiantato a Milano che, nel 1996, decise di fare ritorno nella sua terra natia per riprendere in mano la tradizione vitivinicola che la sua famiglia aveva sviluppato nell’arco di tre generazioni. La gestione della cantina è da sempre ispirata dalla filosofia produttiva di Salvo Foti, [Leggi di più…] infoNerojbleo 2018, Gulfi
Pithos Rosso 2018, COS

Troppo spesso, attualmente, siamo abituati a parlare di vini siciliani pensando quasi esclusivamente all’Etna con i suoi Nerello, il Carricante e la Minnella. In realtà la Sicilia è decisamente molto altro, come ben sapevano già nel 1980 Giambattista Cilia, Cirino Strano e Giusto Occhipinti che, acquistata una vecchia cantina, con un appezzamento di circa tre ettari e mezzo, nella zona di Vittoria (Ragusa), fondarono l’azienda vitivinicola COS. [Leggi di più…] infoPithos Rosso 2018, COS
Nonna Concetta 2015, Calabretta

La riscoperta della produzione vitivinicola sull’Etna rappresenta probabilmente l’evento mediaticamente più rilevante degli ultimi 20-30 anni di storia del vino italiano. I terreni vulcanici d’altura sono tornati ad essere la culla che ospita la coltivazione di vitigni come i due Nerello (Mascalese e Cappuccio) il Carricante e la Minnella, dando vita a vini che hanno impiegato davvero poco a imporsi all’attenzione dei palati più esigenti e aggiornati. [Leggi di più…] infoNonna Concetta 2015, Calabretta
Il Frappato 2017, Arianna Occhipinti

L’ascesa che la giovane Arianna Occhipinti, ed i suoi vini, hanno avuto in poco più di 15 anni di storia, è un fenomeno che meriterebbe di essere studiato, poiché si tratta di una realtà fatta, certamente, di successo ma anche di tanto impegno e fatica. Questa giovane donna, fresca di laurea in enologia, ha cominciato presto a farsi le ossa, acquistando nel 2004 , a poco più di 20 anni, un appezzamento di terra nell’areale di Vittoria, in Sicilia. [Leggi di più…] infoIl Frappato 2017, Arianna Occhipinti
Nero di Lupo 2018, COS

Troppo spesso, attualmente, siamo abituati a parlare di vini siciliani pensando quasi esclusivamente all’Etna con i suoi Nerello, il Carricante e la Minnella. In realtà la Sicilia è decisamente molto altro, come ben sapevano già nel 1980 Giambattista Cilia, Cirino Strano e Giusto Occhipinti che, acquistata una vecchia cantina, con un appezzamento di circa tre ettari e mezzo, nella zona di Vittoria (Ragusa), fondarono l’azienda vitivinicola COS. [Leggi di più…] infoNero di Lupo 2018, COS
Passorosso 2017, Passopisciaro

La cantina di Passopisciaro è il sogno ad occhi aperti, diventato realtà, di Andrea Franchetti che, dopo essersi imposto all’attenzione dei palati più esigenti, con i grandi vini della Tenuta di Trinoro, decide di imbarcarsi nell’avventura siciliana. Il suo lavoro di riqualificazione della viticoltura etnea è stata una scommessa che, sebbene iniziata appena nel 2000, diede impulso ad una vera e propria rinascita dei “vini del vulcano”. [Leggi di più…] infoPassorosso 2017, Passopisciaro
Didacus 2016, Planeta

La viticultura siciliana moderna annovera tra i suoi pionieri la figura di Diego Planeta che, ereditati terreni e cantina nell’enclave di Forte dell’Ulmo (Menfi), li trasformò in un laboratorio sperimentale a cielo aperto, coadiuvato da figure quali Giacomo Tachis e Attilio Scienza. [Leggi di più…] infoDidacus 2016, Planeta
Contrada PC 2018, Passopisciaro

Dopo il successo della Tenuta di Trinoro, il titolare, Andrea Franchetti, voleva intraprendere un nuovo progetto vitivinicolo nel sud Italia e, dopo uno studio delle strade all’uopo percorribili, individuò la zona di produzione alle pendici vulcaniche dell’Etna. [Leggi di più…] infoContrada PC 2018, Passopisciaro