Sebbene il nome di Enzo Pontoni dica relativamente poco alla stragrande maggioranza dei consumatori di vino, vale la pena ricordare che si tratta della mente e delle braccia che stanno dietro la cantina Miani, produttrice, con incredibile costanza, di vini rari e leggendari. La storia di Enzo comincia intorno ai primi anni ’80 quando decide di lasciare il settore metalmeccanico, in cui lavorava, per occuparsi a tempo pieno della cantina di famiglia di Buttrio (10 chilometri a sudest di Udine), e dei vigneti di famiglia, tra Buttrio e Corno di Rosazzo, nella denominazione Colli Orientali del Friuli. [Leggi di più…] infoMerlot 2016, Miani
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Trento Spumante Extra-Brut 2010 Riserva Lunelli, Ferrari
Non c’è dubbio che la produzione spumantistica delle cantine Ferrari, i loro Trento DOC, rappresenti una delle più alte vette produttive del genere in Italia, e che questi vini siano tra i più rinomati ambasciatori nel mondo dell’Italian style. D’altro canto la storia di questa Maison è nata più di un secolo fa, quando il giovane enologo Giulio Ferrari (formatosi alla Regia Scuola Agraria di San Michele all’Adige e alla esclusiva Scuola di Viticoltura di Montpellier) la fonda nel 1902, all’età di 23 anni, e vi comincia a produrre vini spumanti, mettendo a frutto la sua esperienza maturata nel periodo di apprendistato ad Epenay, in Champagne. [Leggi di più…] infoTrento Spumante Extra-Brut 2010 Riserva Lunelli, Ferrari
Chassagne-Montrachet Premier Cru Morgeot 2012, Domaine Ramonet
La storia della produzione vitivinicola della famiglia Ramonet nell’areale di Chassagne-Montrachet prende avvio verso la fine del 1920 con Pierre Ramonet, giovane di belle speranze, che cominciò ad acquistare i primi fazzoletti di terra in quei luoghi. Se Pierre fosse semplicemente bravo nell’acquistare i terreni più vocati, o se fosse invece estremamente abile nella trasformazione delle uve in vino, non ci è dato saperlo con certezza, quello però che sappiamo è che, appena dieci anni dopo la nascita del Domaine, un cliente americano, Frank Schoonmaker, rimase talmente colpito dal livello dei vini che decise d’iniziare a esportarne grandi quantitativi (si parla di tre quarti dell’intera produzione). [Leggi di più…] infoChassagne-Montrachet Premier Cru Morgeot 2012, Domaine Ramonet
Clivi Galea 2018, I Clivi
La storia della cantina I Clivi parte da molto lontano, più precisamente dall’Africa occidentale l’ultima tappa dei viaggi di Ferdinando Zanusso che, a metà anni ’90 decide di andare in pensione e di acquistare una vecchio vigneto nella terra natia della moglie: Cormons, in pieno Collio Goriziano. Ferdinando non ha una formazione enologica e, per giunta, avendo girato mezzo mondo per lavoro, non sa nemmeno parlare la lingua locale, ma questo non gli impedisce di coltivare il suo sogno vitivinicolo con passione e determinazione. [Leggi di più…] infoClivi Galea 2018, I Clivi
Gewurztraminer Grand Cru Moenchberg 2016, Domaine Gresser
La storia della famiglia Gresser comincia in Svizzera intorno all’XI secolo e da lì si sposta, inizialmente, a Gressoney, in Val d’Aosta per poi fare ritorno in Svizzera, a Wil, un paesino nei pressi del lago di Costanza. Essendo la città di Wil gemellata con quella di Andlau, fu facile per un discendente di questa famiglia, Eberhardt Gresser, ottenere, nel 1399, la cittadinanza di Andlau, gettando le basi per un legame tra i Gresser e questo paese che rimarrà invariato nel corso dei secoli. [Leggi di più…] infoGewurztraminer Grand Cru Moenchberg 2016, Domaine Gresser
Rossese di Dolceacqua Posau Riserva Biamonti 2017, Maccario Dringenberg
Parlare della viticoltura ligure senza nominare il Rossese di Dolceacqua sarebbe fare un torto al prestigio di questo vino, tutto fondato sull’incredibile eleganza che riesce ad esprimere nella Val Nernia, una fazzoletto nel primo entroterra a metà strada tra il mare del Ponente Ligure e la Montagna. Anche se, a partire dagli anni ’50, si è assistito allo spopolamento di quelle terre, con la riduzione degli ettari vitati da 3.000 ad appena 80, tutt’oggi esistono figure come quella di Giovanna Maccario, che con tenacia e convinzione portano avanti la tradizione di questo vino. [Leggi di più…] infoRossese di Dolceacqua Posau Riserva Biamonti 2017, Maccario Dringenberg
Barolo Etichetta Blu 2014, Parusso Armando di Parusso F.lli Società Agricola
Secondo le fonti disponibili pare che la famiglia Parusso abbia cominciato ad occuparsi di uva e vini già nel 1901 quando il pioniere Gaspare acquistò il suo primo vigneto in località Mariondino, a Castiglione Falletto. Da allora questa famiglia ha continuato nel suo percorso simbiotico con la vite fino al 1971 quando Armando Parusso, dalla sua cantina a Cascina Rovella (in località Bussia), comiciò a imbottigliare il suo vino con una propria etichetta. [Leggi di più…] infoBarolo Etichetta Blu 2014, Parusso Armando di Parusso F.lli Società Agricola
Carricante Vigna di Milo 2016, I Vigneri di Salvo Foti
Raramente è possibile parlare di un legame tra vignaiolo e terroir con una profondità maggiore di quella che da oltre 40 anni tiene uniti Salvo Foti e i terreni vulcanici dell’Etna. Salvo è prima di tutto un uomo profondamente innamorato della sua terra, che ha studiato e raccontato senza sosta in innumerevoli lezioni in giro per il mondo, e da cui cerca di ottenere vini prodotti con tecniche che appartengono a una ricca tradizione enologica tramandata di padre in figlio. [Leggi di più…] infoCarricante Vigna di Milo 2016, I Vigneri di Salvo Foti
Rossese di Dolceacqua 2020, Testalonga
Dolceacqua è una piccola enclave, di poco più di 80 ettari, nell’estremo ovest della Riviera ligure di Ponente, a pochi chilometri dalla Francia, che vanta una produzione minuscola di vini a base Vermentino e Rossese. La bellezza del luogo, con i suoi passaggi eterei e senza tempo, spinse anche il capofila dell’impressionismo, Claude Monet, a fissarne alcuni tratti nel suo celebre “Le Château de Dolceacqua” in cui figurano le casette del vecchio borgo e il ponte Vecchio. [Leggi di più…] infoRossese di Dolceacqua 2020, Testalonga
Blanc de Noirs Grand Cru Extra Brut Le Bout Du Clos, Jacques Selosse
L’influenza che la piccola Maison Jacques Selosse ha esercitato, sui produttori della Champagne, è un dato di fatto incontrovertibile che testimonia l’importanza dei 40 anni di studio e di ricerca da parte del carismatico Anselme Selosse. Tutto comincia all’incirca nel 1974 quando il giovane Anselme, una volta terminati i suoi studi di enologia in Borgogna, entra nella Maison fondata dal padre Jacques 15 anni prima. [Leggi di più…] infoBlanc de Noirs Grand Cru Extra Brut Le Bout Du Clos, Jacques Selosse
Vorberg 2018, Cantina Terlano
Nella zona di Terlano si è cominciato a produrre vino almeno nel 6° secolo a.C., visto che risale a quell’epoca una caratteristica roncola per la potatura della vite, molto simile a quelle tutt’ora in uso in quelle zone, nella sottozona “Siebenheich/Settequerce”. D’altro canto, che quella fosse una zona particolarmente vocata, lo sapevano anche i grandi proprietari terrieri che ne detenevano il monopolio nel 19° secolo. [Leggi di più…] infoVorberg 2018, Cantina Terlano
Patriglione 2016, Azienda Agricola Cosimo Taurino
Nonostante sia relativamente facile dimostrare che la coltivazione della vite nella Penisola Salentina risalga a oltre 4000 anni fa, resta tuttavia innegabile che in quell’areale (oggi corrispondente grossomodo alla parte più meridionale della Puglia) la viticoltura, come oggi la concepiamo, era qualcosa di sconosciuto ancora a fine anni ’60. Per dare un idea di questa situazione, basti pensare che la Famiglia Taurino, pur avendo cominciato a interessarsi di viticoltura da sette generazioni, ancora a metà del 20° secolo spediva i suoi vini sfusi al Nord dove, grazie alla loro la loro ampiezza e al generoso profilo gustolfattivo, venivano utilizzati per dare più corpo, alcol e colore a vini indigeni eccessivamente “scarichi”. [Leggi di più…] infoPatriglione 2016, Azienda Agricola Cosimo Taurino
Buio 2020, Mesa
La biografia di Gavino Sanna è caratterizzata da una lunga serie di esperienze nel mondo della pubblicità che lo hanno reso il più celebre rappresentante italiano di questa categoria, nonché uno dei più famosi a livello mondiale. Da Sassari a New York, dove ha collaborato anche con la factory di Andy Warhol, e poi di nuovo in Italia, Gavino ha collezionato successi e riconoscimenti senza soluzione di continuità. [Leggi di più…] infoBuio 2020, Mesa
Bianco Testalonga 2020, Testalonga
Dolceacqua è una piccola enclave, di poco più di 80 ettari, nell’estremo ovest della Riviera ligure di Ponente, a pochi chilometri dalla Francia, che vanta una produzione minuscola di vini a base Vermentino e Rossese. La bellezza del luogo, con i suoi passaggi eterei e senza tempo, spinse anche il capofila dell’impressionismo, Claude Monet, a fissarne alcuni tratti nel suo celebre “Le Château de Dolceacqua” in cui figurano le casette del vecchio borgo e il ponte Vecchio. [Leggi di più…] infoBianco Testalonga 2020, Testalonga
Lis Neris 2016, Lis Neris
Per stabilire una data d’inizio del legame tra la famiglia Pecorari e la viticoltura nelle valli dell’Isonzo, nei pressi di Gorizia, in Friuli Venezia Giulia, ad appena 10 chilometri di distanza dal confine con la Slovenia, bisogna risalire al 1879. Da allora questo legame non si è mai sciolto, attraversando cinque generazioni, ed arrivando all’attuale proprietario Alvaro Pecorari che, partendo dall’importante lavoro di sviluppo compiuto dal padre, diede ad esso un’organizzazione definitiva attraverso la creazione della cantina Lis Neris. [Leggi di più…] infoLis Neris 2016, Lis Neris
Engelgarten Premier Cru 2016, Marcel Deiss
La storia che lega la famiglia Deiss all’Alsazia, più specificamente a Bergheim, nei pressi di Ribeauvillé, affonda le sue radici indietro nel tempo, fino alla prima metà del 1600. Già da allora i Deiss erano conosciuti sia per la loro abilità nella lavorazione del ferro che per l’eccellente conduzione agricola delle loro terre, anche se ancora non si parlava di viticoltura. [Leggi di più…] infoEngelgarten Premier Cru 2016, Marcel Deiss
Château Sociando-Mallet 2016
La storia di Château Sociando-Mallet affonda le radici indietro nel tempo, fino all’inizio del XVII secolo, a giudicare dal fatto che è possibile rinvenire documentazioni ufficiali che attribuiscono quei terreni a un aristocratico di origine basca che di cognome faceva Sociondo. Nel tempo Sociondo diverrà Sossiondo e quindi Sociando, fino al 1831 quando, dopo numerosi passaggi di mano, la proprietaria Marie-Elisabeth Alaret unirà al nome della proprietà quello del nonno, il capitano di mare Achille Mallet, dando definitivamente origine allo Château Sociando-Mallet. [Leggi di più…] infoChâteau Sociando-Mallet 2016
Sassella Sommarovina 2012, Mamete Prevostini
La storia della cantina Mamete Prevostini inizia a Mese, un piccolo borgo della Valchiavenna in provincia di Sondrio, 15 chilometri a nord del Lago di Como, nel 1928, con la creazione di un’azienda artigianale dedicata alla produzione ortofrutticola, vitivinicola e di salumi. Si tratta di un’attività di carattere locale che ha come centro operativo il Crotto di famiglia, una tipica cavità naturale formatasi in epoca preistorica che garantisce temperature ideali per la conservazione di cibo e bevande. [Leggi di più…] infoSassella Sommarovina 2012, Mamete Prevostini
Richebourg Grand Cru 2016, Domaine Gros Frère et Soeur
La storia del Domaine Gros Frère et Soeur affonda le sue radici nel 1830 quando un loro antenato, Alphonse Gros, dopo il matrimonio con Julie Latour, in parte acquistò, e in parte ereditò, i primi appezzamenti di vigneto a Vosne Romanée. Questa tenuta, conosciuta con il nome di Domaine Louis Gros, rimarrà invariata fino al 1963 quando, alla morte di Louis, verrà divisa tra i suoi figli, con Colette e Gustave che si uniranno per dare vita a un progetto unico dall’iconico nome di Domaine Gros Frère et Soeur. [Leggi di più…] infoRichebourg Grand Cru 2016, Domaine Gros Frère et Soeur
Flaccianello della Pieve 2010, Fontodi
Ci sono alcune occasioni in cui risulta problematico raccontare una cantina senza scadere nelle ovvietà che, inevitabilmente, porta una fama del calibro di quella che, a buona ragione, può vantare Fontodi. In realtà questa storia inizia diverse generazioni fa per via della fama della famiglia Manetti (proprietaria della cantina) nella produzione del cotto, al punto da fornirlo anche per il rivestimento della cupola del Duomo di Firenze e per il rifacimento della pavimentazione della Galleria degli Uffizi. [Leggi di più…] infoFlaccianello della Pieve 2010, Fontodi