Non c’è dubbio che la Maison di Champagne Bruno Paillard, nonostante la sua giovane età (è stata fondata nel 1981), abbia da tempo conquistato i cuori ed i palati più raffinati ed esigenti. Prima di cominciare a produrre Champagne Bruno ha lavorato come mediatore, imparando il difficile lavoro della selezione delle migliori uve, e della loro corretta valutazione economica, abilità che ancora oggi gli tornano utili quando si trova a dover contrattare il prezzo di acquisto delle uve, con gli storici conferitori della sua cantina, da vigne situate in 30 diversi villaggi. Questa cantina, infatti, ha prodotto i suoi Champagne fino al 1994 esclusivamente da uve acquistate, e solo con il passare del tempo, è arrivata a possedere circa 34 ettari (12,5 Gran Cru e il resto Premier Cru), divisi in 100 parcelle, che coprono la metà del fabbisogno annuale di uve.
Nelle vigne (sia di proprietà che dei conferitori) l’approccio è ispirato all’agricoltura sostenibile, con il bando di diserbanti e pesticidi, l’inerbimento e la creazione di concimi biologici personalizzati per ogni singola parcella. Le uve ottenute, provenienti da 40 diversi cru, vengono inviate alla pressa più vicina ad ogni singolo vigneto, dove si ricava da esse esclusivamente il “mosto fiore” ovvero il succo della prima, delicatissima, spremitura, che non supera mai il mezzo litro per ogni chilo d’uva. In seguito i mosti raggiungono la cantina centrale di Reims, dove vengono sistemati in 96 cisterne d’acciaio e 400 barriques di quarto passaggio (a seconda della parcella di provenienza) per fermentare separatamente e svolgere, spontaneamente, la malolattica. Dopo circa 6 mesi, con l’arrivo della primavera, si procede all’assemblaggio e, nel caso dei prodotti non millesimati, all’utilizzo (fino al 50%) dei “vin de réserve”, che sono ottenuti tramite un delicato sistema Solera iniziato nel 1985.
L’Extra Brut Première Cuvée è il vino più celebre della cantina, il suo biglietto da visita, ed è ottenuto dal blend di Chardonnay, Pinot Meunier e Pinot Noir provenienti da 35 diversi cru secondo un assemblaggio che è tenuto segreto. La cuvée, composta anche da ben 25 annate di vins de réserve (che arrivano a comporne fino al 50%), matura per 3 anni sui lieviti prima della sboccatura e della ricolmatura con un liqueur d’expédition dosato meno di 6 g/l.
La bottiglia, che riporta in retroetichetta la data di sboccatura (ottobre 2019) come tutte le bottiglie della maison(una delle prime ad optare per questo accorgimento), mostra un colore giallo paglierino pieno unito ad un perlage davvero raffinato ed incessante. Il ventaglio olfattivo si apre su note di lime, kumquat, erba fresca e croissant, seguite da un accenno di ribes e mirtillo rosso, cedro candito, zafferano e fieno, con echi conclusivi di mandorla tostata e crema pasticcera. Il palato irradia freschezza citrina arricchita da un tocco di morbidezza e dalla magistrale cremosità del perlage; il tutto mentre ritornano gli agrumi e il croissant che accompagnano il sorso ad una chiusura di buona lunghezza.
Punteggio: 91/100
Vuoi scoprire cosa posso fare per te? Clicca qui!