La cantina Franz Haas a Montagna, un piccolo paesino una ventina di chilometri a sud di Bolzano, con i suoi 55 ettari vitati e la sua produzione annuale di 400.000 bottiglie prodotte, è una delle più celebri cantine private dell’Alto Adige. Si tratta di una realtà nata nel 1880 per opera del patriarca Franziskus (Franz) Haas I, e tramandata per sette generazioni dal padre al figlio primogenito, il quale viene battezzato sempre con medesimo nome del patriarca: Franziskus. Ci sono quindi stati sei Franz Haas alla guida della cantina, prima dell’attuale proprietario Franz Haas VII, ma è stato proprio quest’ultimo a dare l’impulso decisivo per l’affermazione della cantina in Italia e nel mondo, coadiuvato dalla moglie Maria Luisa Manna e, attualmente, anche dai figli Franz VIII e Sofia.
La filosofia produttiva di Franz VII è evoluta nel tempo, ma non ha mai abbandonato la convinzione che l’unico approccio possibile, per ottenere vini di qualità, è quello biologico. I vigneti sono concimati con sostanze organiche, l’inerbimento tra i filari viene favorito, così come viene favorita la presenza di molteplici specie di insetti che garantiscono l’impollinazione e la riproduzione della flora cresciuta spontaneamente. Inoltre Franz VII è stato, e continua ad essere, uno dei pionieri della viticoltura d’alta quota, convinto che i cambiamenti climatici non consentano più, alle altitudini consuete, di conferire ai vini la finezza e l’eleganza da lui ricercate nei suoi vini. Per questo motivo ha cominciato a piantare, a partire dal 2000, sempre più in altura, con i vigneti che oggi arrivano anche oltre i 1100 metri.
Il vitigno simbolo di questa cantina è il Pinot Nero, vinificato in diverse declinazioni (spumante Pas Dosé, Rosato, Pinot Nero e Pinot Nero Schweizer); un vitigno che Franz VII studia con passione e in profondità da oltre 30 anni e che lo ha portato a produrne quasi 600 diverse versioni. Era perciò quasi inevitabile che il nuovo vino portabandiera dell’azienda fosse un Pinot Nero coltivato in altura, il Pònkler; un vino nato da una promessa fatta da Franz VII al celebre giornalista e critico enogastronomico Francesco Arrigoni. Quest’ultimo, recatosi in visita presso la cantina nel 2010, pochi mesi prima della sua inaspettata scomparsa, e rimanendo incantato dalla bellezza del vigneto Pònkler, pregò il produttore di valorizzarlo al massimo, producendo con quelle uve una bottiglia speciale.
Questo vino nasce da uve raccolte da cloni di vite francesi piantati a circa 800 metri di altitudine in un vigneto esposto a sud/sudovest, circondato da boschi e natura incontaminata, con un terreno principalmente composto da porfido rosso eroso. Le uve, dopo una prima attenta selezione in pianta durante la vendemmia, vengono lasciate fermentare e macerare in vasche d’acciaio aperte, con frequenti follature. Il vino ottenuto affina, quindi, per 15 mesi in barrique e per almeno due anni in bottiglia prima della commercializzazione.
L’annata 2015 sfoggia un colore rubino piuttosto intenso, con un ventaglio olfattivo che si apre su note di marasca, visciola, arancia rossa e pot pourri, seguite da melagrana, vaniglia, grafite e tabacco dolce da pipa, con echi conclusivi di incenso, ematici ed empireumatici. Il palato attacca con buona morbidezza e una nota glicerina che lo rende quasi dolce, mentre progressivamente emerge la freschezza balsamica unita a una punta di piccantezza; il tutto mentre ritornano per via retrolfattiva la frutta rossa e le spezie dolci che accompagnano il sorso ad una lunga e succosa chiusura.
Punteggio: 93/100
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