Sebbene il nome di Enzo Pontoni dica relativamente poco alla stragrande maggioranza dei consumatori di vino, vale la pena ricordare che si tratta della mente e delle braccia che stanno dietro la cantina Miani, produttrice, con incredibile costanza, di vini rari e leggendari. La storia di Enzo comincia intorno ai primi anni ’80 quando decide di lasciare il settore metalmeccanico, in cui lavorava, per occuparsi a tempo pieno della cantina di famiglia di Buttrio (10 chilometri a sudest di Udine), e dei vigneti di famiglia, tra Buttrio e Corno di Rosazzo, nella denominazione Colli Orientali del Friuli. [Leggi di più…] infoMerlot 2016, Miani
Merlot
Lis Neris 2016, Lis Neris
Per stabilire una data d’inizio del legame tra la famiglia Pecorari e la viticoltura nelle valli dell’Isonzo, nei pressi di Gorizia, in Friuli Venezia Giulia, ad appena 10 chilometri di distanza dal confine con la Slovenia, bisogna risalire al 1879. Da allora questo legame non si è mai sciolto, attraversando cinque generazioni, ed arrivando all’attuale proprietario Alvaro Pecorari che, partendo dall’importante lavoro di sviluppo compiuto dal padre, diede ad esso un’organizzazione definitiva attraverso la creazione della cantina Lis Neris. [Leggi di più…] infoLis Neris 2016, Lis Neris
Château Sociando-Mallet 2016
La storia di Château Sociando-Mallet affonda le radici indietro nel tempo, fino all’inizio del XVII secolo, a giudicare dal fatto che è possibile rinvenire documentazioni ufficiali che attribuiscono quei terreni a un aristocratico di origine basca che di cognome faceva Sociondo. Nel tempo Sociondo diverrà Sossiondo e quindi Sociando, fino al 1831 quando, dopo numerosi passaggi di mano, la proprietaria Marie-Elisabeth Alaret unirà al nome della proprietà quello del nonno, il capitano di mare Achille Mallet, dando definitivamente origine allo Château Sociando-Mallet. [Leggi di più…] infoChâteau Sociando-Mallet 2016
Château Giscours 2005
Il fascino innegabile che Bordeaux riesce a suscitare con invidiabile costanza, è uno dei tratti distintivi che ha permesso al suo commercio vitivinicolo di prosperare nel corso dei secoli. Questa osservazione vale anche per Château Giscours, un vino ottenuto da una proprietà terriera, nell’areale di Margaux, rilevata da Pierre de l’Horme nel 1552, ed espansa progressivamente fino al 1571. [Leggi di più…] infoChâteau Giscours 2005
Château Pontet-Canet 2015
Come per quasi tutti i più celebri Château di Bordeaux, anche per Pontet-Canet la storia inizia indietro nel tempo, a metà del 18° secolo, quando un alto magistrato francese, Jean-François de Pontet, acquista alcuni appezzamenti a nord del villaggio di Pauillac. A questo nucleo originario, nel 1757, viene aggiunta una intera proprietà nella zona di Canet, dal cui nome, associato a quello del proprietario, nasce ufficialmente Château Pontet-Canet. [Leggi di più…] infoChâteau Pontet-Canet 2015
Altrovino 2018, DueMani
Se la zona della Costa Toscana meridionale ha una sua storia enologica basata sui vitigni indigeni, quali il Sangiovese e il Ciliegiolo, e quella centrale è saldamente presidiata dai vini di Bolgheri, a nord di questo areale risulta difficile individuare una tradizione produttiva altrettanto sviluppata. Proprio per questa ragione stupisce ancora di più l’incredibile lavoro di posizionamento che l’azienda agricola DueMani è stata in grado di fare in appena una ventina d’anni di storia. [Leggi di più…] infoAltrovino 2018, DueMani
Rujno 2003, Gravner
Quando si parla di Josko (Francesco) Gravner si tende a riassumere l’opera di quest’uomo associandola ai celebri contenitori di affinamento da lui utilizzati da quasi 20 anni: le anfore georgiane (i qvevri). In realtà la sua storia è molto più affascinante e anche molto più lunga visto che la sua cantina è nata molto prima di lui, nel 1901, quando la sua famiglia acquistò una casa e 2,5 ettari di vigneto ad Oslavia, nel Collio Goriziano, al confine con la Slovenia. [Leggi di più…] infoRujno 2003, Gravner
Guado al Tasso 2015, Antinori
La produzione vitivinicola della famiglia Antinori vanta, tra le sue fila, dei veri e propri monumenti enologici, in grado di scaldare i cuori dei loro appassionati in giro per il mondo. D’altro canto, si tratta pur sempre di una delle Maison più antiche, arrivata alla ventiseiesima generazione, con Albiera, Alessia e Allegra Antinori, figlie del Marchese Piero Antinori, dopo oltre 600 anni di storia. [Leggi di più…] infoGuado al Tasso 2015, Antinori
La Mission Haut-Brion 2006, Château La Mission Haut-Brion
Sono pochi i vini che possono vantare una storia così lunga ed affascinante come quella di Château La Mission Haut-Brion. Tutto nasce con l’acquisizione, da parte di un commerciante di Bordeaux, Arnaud de Lestonnac, di un lotto di terreni nell’attuale Pessac-Léognan, conosciuto come Arregedhuys, che costituirà la base tanto di questo Château quanto di Château Haut-Brion. [Leggi di più…] infoLa Mission Haut-Brion 2006, Château La Mission Haut-Brion
Prelit 2016, Damijan Podversic
Dal 1988, nel Collio Goriziano, terra segnata da una guerra fratricida durante la Seconda Guerra Mondiale, ha sede la cantina di Damijan Podversic, con i suoi vigneti, collocati sulla sommità del Monte Calvario, protetti da una fitta boscaglia. La vocazione alla viticoltura Damijan l’ha ereditata da suo nonno, che coltivava terre non di proprietà vendendone il vino per un pugno di mosche, e da suo padre, da cui ereditò appena mezzo ettaro. [Leggi di più…] infoPrelit 2016, Damijan Podversic
Essence de Dourthe 2005, Vignobles Dourthe
Per determinare le origini della Maison Dourthe occorre ritornare al 1840, quando un albergatore di Lit-et-Mixe, un ridente paesino costiero a metà strada tra la città di Bordeaux e il confine con la Spagna, vi si trasferì per intraprendere una nuova attività di commercio vini; quell’uomo era Pierre Dourthe. Di generazione in generazione il commercio continuò a regalare soddisfazioni alla famiglia Dourthe che, nel 1929, acquista Chtâeau Maucaillou, il suo primo Château, gettando le basi per lo sviluppo di una viticoltura interamente basata sul concetto di terroir. [Leggi di più…] infoEssence de Dourthe 2005, Vignobles Dourthe
Merlot 2004, Radikon
Di Radikon, a Oslavia, in pieno Collio Goriziano, 3 chilometri appena dal confine italo-sloveno, sono celebri le scelte vitivinicole che negli anni hanno portato questa cantina a licenziare vini che, come amano ripetere, “non piacciono a tutti”. In effetti quello che Stanko Radikon ha cercato di raccontare, lungo tutta la sua vita, attraverso i suoi vini, non è niente altro che la verità, la sincerità e il rispetto verso la propria terra, passando questi valori al figlio Saša, attuale proprietario. [Leggi di più…] infoMerlot 2004, Radikon
Rosso 2016, Miani Vini
Sebbene il nome di Enzo Pontoni dica relativamente poco alla stragrande maggioranza dei consumatori di vino, vale la pena ricordare che si tratta della mente e delle braccia che stanno dietro la cantina Miani, che produce con incredibile costanza vini rari e leggendari. La storia di Enzo comincia intorno ai primi anni ’80 quando decide di lasciare il settore metalmeccanico, in cui lavorava, per occuparsi a tempo pieno della cantina di famiglia di Buttrio (10 chilometri a sudest di Udine), e dei vigneti di famiglia, tra Buttrio e Corno di Rosazzo, nella denominazione Colli Orientali del Friuli. [Leggi di più…] infoRosso 2016, Miani Vini
Cabernet Sauvignon Collezione Privata 2016, Isole e Olena
Stando alle documentazioni ufficiali, il villaggio di Olena era una vera e propria fattoria toscana, a metà strada tra Firenze e Siena, autosufficiente già nel 12° secolo, mentre il vicino e coevo villaggio di Isole divenne una vera fattoria soltanto nel 1700 per opera della famiglia Elmi. Negli anni ’50 un certo Francesco De Marchi, discendente di una famiglia piemontese della zona di Lessona, dedita alla produzione di vini piemontesi da tre generazioni, si trasferì in Toscana e acquistò le due fattorie dando origine alla cantina Isole e Olena. [Leggi di più…] infoCabernet Sauvignon Collezione Privata 2016, Isole e Olena
Merlot 2007, Dario Prinčič

La cantina di Dario Prinčič sorge nei pressi dell’Ossario di Oslavia (eretto nel 1938 per ospitare i resti di 57.000 soldati caduti nella Prima Guerra Mondiale), appena fuori dalla città di Gorizia, nella parte più orientale del Collio Friulano, al confine con la Slovenia. Siamo in una terra di confine che, dopo aver conosciuto la sofferenza di combattimenti sanguinosi e devastazioni, è rimasta abbandonata sino alla ricostruzione degli anni ’50. [Leggi di più…] infoMerlot 2007, Dario Prinčič
Il Bruciato 2018, Antinori

La produzione vitivinicola della famiglia Antinori vanta, tra le sue fila, dei veri e propri monumenti enologici, in grado di scaldare i cuori dei loro appassionati in giro per il mondo. D’altro canto, si tratta pur sempre di una delle Maison più antiche, arrivata alla ventiseiesima generazione, con Albiera, Alessia e Allegra Antinori, figlie del Marchese Piero Antinori, dopo oltre 600 anni di storia. [Leggi di più…] infoIl Bruciato 2018, Antinori
Château Léoville Las Cases 2010

La storia dello Château Léoville Las Cases comincia nel 1638 quando Jean de Motyie, un membro del Parlamento di Bordeaux, acquista un appezzamento, dandogli il nome di Château “Mont-Motyie”, e cominciando a produrvi vino. Si trattava di una decisione pionieristica poiché, all’epoca, i viticoltori nel Medoc, oltre a Château Margaux e Château La Tour de Saint-Lambert (il futuro Château Latour), si contavano sulla punta delle dita. [Leggi di più…] infoChâteau Léoville Las Cases 2010
San Leonardo 2015, Tenuta San Leonardo

San Leonardo è un piccolo borgo nella valle dell’Adige, in provincia di Trento, scelto quasi 300 anni fa dalla famiglia De Gresti per edificare la tenuta di famiglia, ricavata da un monastero medievale, nel 1724. Con il matrimonio tra Gemma De Gresti di San Leonardo e Tullo Guerrieri Gonzaga di Montebello la tenuta passò nelle mani di quest’ultimo. [Leggi di più…] infoSan Leonardo 2015, Tenuta San Leonardo
Bolgheri Rosso 2018, Le Macchiole

La meritata fama dell’azienda vitivinicola Le Macchiole è un argomento su cui concorda la totalità dei critici enologici italiani e internazionale. D’altro canto non sono molte le cantine che possono vantare la produzione di ben tre etichette di vini rossi che, sistematicamente, si collocano ai vertici della produzione dell’areale di Bolgheri. La storia di questa cantina comincia quasi 40 anni fa, nel 1983, quando Eugenio Campolmi, coadiuvato dalla moglie Cinzia Merli, acquistano i primi 4 ettari di vigneto sulla via Bolgherese, una zona ancora abbastanza sconosciuta per la produzione del vino. [Leggi di più…] infoBolgheri Rosso 2018, Le Macchiole
Château Duhart Milon 2010

Lo Château Duhart Milon, la celebre cantina bordolese sorta nel Pauillac, vanta una storia piuttosto lunga poiché, già all’inizio del 1700, i suoi vini erano conosciuti, con il nome di Château Milon, e reputati il second vin di Château Lafite. La proprietà dei due Château, infatti, era la medesima, ovvero il marchese Nicolas-Alexandre de Ségur, definito dal re Luigi XV il “principe del vino”, per via dei suoi vasti possedimenti di vigneti a Bordeaux. [Leggi di più…] infoChâteau Duhart Milon 2010