
La Cantina Tramin è senza dubbio una delle più prestigiose realtà vitivinicole dell’Alto Adige. Nata nel 1898 su iniziativa del parroco di Termeno, per riunire i piccoli viticoltori di quelle zone, e fusasi nel 1971 con la vicina Cantina Sociale di Egna, oggi la cantina raggruppa 160 famiglie che coltivano 260 ettari di vigne sotto l’attenta guida dell’enologo Willi Stürz. I terreni sono divisi in piccoli appezzamenti, coltivati in modo artigianale dalle stesse famiglie che da secoli li posseggono, e questo aspetto ha consentito di preservare il grande bagaglio di esperienze necessarie per ricavare solo il meglio da ogni singola vigna.
La grande ricchezza e la varietà di terreni di proprietà, ha spinto Willi Stürz, a partire dal 1990, a cominciare a vinificare separatamente i vigneti più prestigiosi delle varie zone, dando origine alle celebri e pluripremiate Riserve. Proprio da quest’ultima esperienza la cantina ha preso spunto per compiere un ulteriore step verso la ricerca della qualità assoluta, con la nascita di due vini che potremmo definire le “Riserve delle Riserve”, uno dei quali è lo Chardonnay Troy. Si tratta di un vino che, a partire dall’annata 2015, ha voluto raccogliere la sfida, di grande attualità, di riuscire a dare alla luce un prodotto con una identità unica e specificamente territoriale, partendo da uno dei vitigni più diffusi ed inflazionati al mondo: uno chardonnay altoatesino di montagna!
I suoi due vigneti selezionati di provenienza, hanno circa 25 anni di età e si trovano a Sella (6 chilometri a Nord di Termeno) con un’esposizione a Sud-Est, su terreni di ghiaia calcarea mista ad argilla, ad un’altitudine di oltre 500 metri. Le poche uve ricavate (38 quintali per ettaro), raccolte a mano con una selezione chicco per chicco, vengono pressate insieme al raspo con delicatezza e, successivamente, svolgono le due fermentazioni (alcolica e malolattica) in barriques. Il lungo periodo di affinamento del vino si sviluppa prima in barriques, per poco meno di un anno, e poi in acciaio, per poco meno di due anni, costantemente in contatto con i suoi lieviti. Atri quattro mesi in bottiglia e il vino è pronto per la commercializzazione.
L’annata 2017 sfoggia un colore giallo dorato pieno, con un lieve sbuffo alcolico ed un ventaglio di profumi incentrato principalmente su pesca sciroppata, ananas surmaturo, nocciola tostata e flora dolomitica, affiancate da albicocca disidratata, erba fresca, fieno secco e ciottoli gessosi umidi, con echi conclusivi di osso combusto e boisée. In bocca è ben bilanciato tra morbidezza, sapidità e amaricanza minerale, con una acidità citrica che interviene appena un frangente dopo e riequilibra un sorso arricchito dal ritorno della frutta gialla, della nocciola tostata e del boisée a cui si aggiunge, dopo la lunga chiusura, un rinfrescante e piacevole componente citrina (quasi “tagliente”), insieme a un filo di troppo di calore alcolico.
Punteggio: 92/100
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