La storia della cantina Stefano Accordini affonda le sue radici ad inizio ‘900 quando il padre di Stefano, Gaetano, lavorava come mezzadro in Valpolicella producendovi vini per il consumo locale. Sarà Stefano a intravedere tutte le potenzialità di questa attività e decidere, in seguito all’abolizione della mezzadria, di acquistare, nella vallata di Negrar, quello che, a tutt’oggi, resta il suo vigneto più emblematico: il Fornetto. Da allora è passato mezzo secolo e la cantina è passata ai figli di Stefano, Tiziano e Daniele (coadiuvati dalle mogli Eleonora e Raffaella) e, oggi, ai nipoti Giacomo, Paolo e Marco.
In questo arco temporale ovviamente la cantina ha subito diversi processi di ammodernamento, dal reimpianto di vigneti, al rinnovamento dei contenitori di affinamento, fino alla costruzione di una nuova cantina, nel 2011. Questo ultimo aspetto riveste una valenza piuttosto importante visto che con i nuovi ambienti si è data forma ufficiale a un’idea coltivata da tempo dalla famiglia Accordini: quella di salire di quota per produrre i suoi vini. Dalla vigna il Fornetto, a 130 metri slm, la cantina si è espansa, tra il 2002 e il 2018, aggiungendo altri 11 ettari, a quote che vanno dai 400 agli oltre 600 metri, divenendo la cantina più alta della Valpolicella classica.
Questa scelta altimetrica ha dato alla cantina la possibilità di usufruire di temperature medie annuali più basse, e di una maggiore escursione termica, dando origine a vini, da vitigni tanto indigeni quanto internazionali, con uno spettro gustolfattivo più fresco e ricco. A questo si è aggiunta anche l’acquisizione, da parte della cantina, di una filosofia eco sostenibile che ha condotto alla certificazione biologica, ottenuta nel 2015. Questa filosofia è poi stata estesa alla struttura ricettiva, l’agriturismo Acinatico, che, utilizzando energie rinnovabili, consente di portare avanti un progetto di ospitalità a impatto zero.
Tra i vini prodotti nella linea più prestigiosa, quella che prende il nome di “Collezione Fornetto”, subito dopo il celeberrimo Amarone, figura il Valpolicella Classico Superiore Ripasso DOC il Fornetto. Si tratta di un blend di Corvina (60%), Rondinella (20%), Corvinone (15%) e Molinara (5%) la cui selezione, dopo qualche mese di affinamento viene “ripassata” sulle vinacce dell’Amarone Riserva. Dopo questo procedimento sono necessari tre anni di affinamento in botti di rovere prima dell’imbottigliamento e della commercializzazione.
L’annata 2015 sfoggia un colore rubino consistente e concentrato, con un ventaglio olfattivo che si apre su note di mora di rovo, amarena sotto spirito, ribes rosso ed eucalipto, seguite da pot pourri, cacao tostato, carrubo e pepe nero, con echi conclusivi di vinile e carpenteria. Il palato si sviluppa su una direttrice di grande morbidezza glicerica, quasi dolce, accompagnata da un tannino elegante e da una succosa acidità; il tutto arricchito dal ritorno dalla frutta sotto spirito e delle spezie che accompagnano il sorso fino a una chiusura di ottima lunghezza.
Punteggio: 88/100
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